L’arte contemporanea a Napoli: un progetto della Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee
Il Museo di Arte Contemporanea Madre di Napoli rappresenta un importante punto di riferimento per l’arte moderna, situato nel cuore della città. Questo museo offre un’opportunità unica di esplorare come le opere di artisti contemporanei interagiscano con il ricco patrimonio culturale napoletano, proponendo una varietà di installazioni, performance e mostre temporanee che affrontano tematiche rilevanti nel panorama artistico globale. Visitare il Madre significa immergersi in un ambiente stimolante dove l’innovazione si intreccia con la tradizione, arricchendo l’esperienza culturale di ogni visitatore e confermando Napoli come un centro vitale per la scena artistica contemporanea.
Il museo
Il Madre museo d’arte contemporanea Donnaregina è situato nel centro storico di Napoli, lungo la “via dei Musei”, a breve distanza dal Duomo, dal Museo Archeologico Nazionale e dall’Accademia di Belle Arti, nel cuore dell’antico quartiere di San Lorenzo. Il museo prende il nome dall’edificio che lo ospita, il Palazzo Donnaregina, il cui nome è legato al Monastero di S. Maria Donnaregina, fondato dagli Svevi nel XIII secolo e successivamente ampliato e ristrutturato nel 1325 dalla Regina Maria d’Ungheria, consorte di Carlo II d’Angiò. Acquistato nel 2005 dalla Regione Campania ha aperto al pubblico come Museo di Arte Contemporanea Madre il 10 giugno dello stesso anno con allestimenti al primo piano. E’ stato poi completato successivamente nelle attuali tre piani.
Il museo ospita collezioni permanenti di artisti di fama internazionale, quali per esempio: Anish Kapoor, Christian Leperino, Daniel Buren, Francesco Clemente, Jannis Kounellis, Jeff Koons, Mimmo Paladino, e Rebecca Horn tra gli altri.
Le Mostre
Cutting Clouds | Tagliando le nuvole
Cutting Clouds | Tagliando le nuvole è un’iniziativa che esplora il tema dell’effimero e dell’impermanente. Il titolo trae ispirazione da Cloud Scissors, un’opera realizzata da George Brecht nei primi anni ’60. Alcuni biglietti indicano luoghi, tempi e modalità, fungendo da istruzioni per un possibile happening composto da eventi multipli: segnali casuali da seguire per superare i confini della creatività attraverso il gioco e la sperimentazione. Gli strumenti lasciati da Brecht stimolano un esercizio di immaginazione. Negli spazi liminali del museo, le opere e gli interventi evocano una potenzialità e un concetto di incompletezza attraverso l’uso di diversi media. Cutting Clouds, che riflette la natura in continuo mutamento delle nuvole, si sviluppa attraverso processi volti a attivare il potenziale creativo, celebrando il casuale, l’improvvisato e l’indeterminato. La mostra vede la partecipazione di diversi artisti tra i quali: Marisa Albanese, George Brecht, Yoko Ono, Renato Fiorito, Dieter Roth. A cura di Marta Ferrara e Marta Wròblewska, dal 26/09/2024 al 07/01/2025.
Vai, vai, Saudade
Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee museo Madre presenta la mostra collettiva Vai vai Saudade che esplora un percorso poetico attraverso storie legate all’arte brasiliana dal secondo dopoguerra ad oggi proponendo un’esperienza espositiva fluida e interconnessa tra temi formali e concettuali che abbracciano le sfere spirituali e terrene nonché le questioni politiche e geografiche alla base di una narrazione simile a quella di un romanzo diviso in capitoli. Il titolo si ispira a una samba di Heitor dos Prazeres artista carioca vittima della censura durante la dittatura militare del 1964. La mostra si articola attraverso inediti rimandi e dialoghi tra artisti partendo dal confronto tra l’opera Livro da Arquitetura di Lygia Pape e la via sacra di Hélio Melo che denuncia la distruzione del suo habitat naturale chiudendo con la serie Era uma vez a Amazônia di Jaider Esbell che riflette sull’impoverimento delle popolazioni originarie e sull’incerto futuro dell’Amazzonia. Il Brasile ha attraversato una storia ricca di sfide, dall’abolizione della schiavitù all’immigrazione di massa fino al recente bolsonarismo mantenendo uno spirito resiliente che ha reso il paese un baluardo per i diritti umani e democratici. L’intento della mostra è di presentare il Brasile come un terreno fertile per idee artistiche e rivoluzioni valorizzando il multiculturalismo e la fusione di linguaggi sfidando visioni eurocentriche per riposizionare il Brasile tra i protagonisti delle avanguardie artistiche globali. A cura di Cristiano Raimondi la mostra sarà aperta fino al 4 Novembre 2024.
Eventi in programma
Metropolitan Voids Agency
Mercoledì 2 ottobre 2024 alle 18.00 il museo Madre ospiterà la presentazione del volume Metropolitan Voids Agency, prima monografia dedicata alle opere dell’artista Margherita Moscardini, un progetto editoriale vincitore della dodicesima edizione di Italian Council 2023, pubblicato da Archive Books e commissionato da Ar/Ge Kunst. L’evento sarà introdotto dalla Presidente della Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee Angela Tecce e dalla Direttrice del museo Madre Eva Fabbris, con la partecipazione dell’artista Margherita Moscardini e di Francesca Verga, Direttrice di Ar/Ge Kunst insieme a Zasha Colah. Margherita Moscardini, nata in Italia nel 1981, è un’artista che esplora attraverso grandi interventi, sculture, video e testi le relazioni tra i processi di trasformazione urbano, naturale e sociale di specifiche geografie, affrontando tematiche legate all’architettura, alla città e alla cittadinanza, mirando a creare sculture concepite come oggetti e spazi inappropriabili che si distaccano giuridicamente dalla sovranità dei territori che occupano.
La rivolta del corpo
Giovedì 3 ottobre 2024 alle 18.00 il museo Madre ospiterà la presentazione del libro di Angela Vettese intitolato La rivolta del corpo. Gli artisti che lo hanno usato, spinto al limite, liberato, pubblicato da Laterza, nell’ambito del Campania Libri Festival. Un viaggio attraverso il corpo come luogo di lotta per la libertà e l’emancipazione, dalla rivoluzionaria Marcel Duchamp alla carismatica Josephine Baker, da Yves Klein a David Bowie, da Marlon Brando a Nan Goldin, in cui l’autrice, esperta critica d’arte contemporanea, esplora come diversi artisti abbiano sfidato le convenzioni sociali e culturali, portando a una riflessione profonda sull’impatto della tecnologia sull’identità corporea e la necessità di una nuova emancipazione, analizzando icone e momenti storici in cui il corpo è diventato il protagonista di una ribellione che segna la nostra epoca.
Non perderti una visita al Museo Madre dopo un bel tour del centro di Napoli, dove potrai visitare anche la Cappella Sansevero, con la guida abilitata Michele Arpa.
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